Il campo di concentramento di Ebensee fu uno dei sottocampi del lager di Mauthausen. All’interno del campo vi era un’ingente produzione di missili balistici V2, dunque, uno dei lavori principali assegnati ai deportati era quello di scavare gallerie nelle montagne circostanti. Le parti ultimate delle gallerie vennero in seguito impiegate nella produzione di carburante (all’interno dell’impianto A) e per effettuare le messe a punto dei motori di autocarri e carri armati (all’interno dell’impianto B) , gli impianti raggiunsero una vastità pari a 7,6 chilometri in soli 16 mesi. Nei primi mesi di esistenza del lager i morti venivano trasportati a Mauthausen e lì cremati, ma l’elevatissima mortalità rese indispensabile la costruzione di un forno crematorio all’interno del campo stesso, nonostante si trattasse di un campo di lavoro, poiché i deportati furono costretti a svolgere compiti particolarmente debilitanti in condizioni fisiche estreme, con un clima gelido e un’alimentazione miserabile, essi infatti non sopravvivevano più di qualche mese.