La storia di Mauthausen

Il campo di concentramento di Mauthausen fu inaugurato l’8 agosto 1938, pochi mesi dopo l’annessione dell’Austria alla Germania nazista. Sorgeva su una collina sopra la cittadina di Mauthausen, con una struttura in pietra costruita dai prigionieri. Già durante la Prima Guerra Mondiale, in questa zona era stato allestito un grande campo per prigionieri di guerra, dove morirono migliaia di soldati nemici dell’Impero austro-ungarico.
La posizione fu scelta per la vicinanza a una cava di granito, dove i deportati venivano costretti ai lavori forzati per la “Deutsche Erd-und Steinwerke GmbH”, un’azienda delle SS che forniva materiali per i monumenti del regime nazista.
Mauthausen era classificato come campo di “terza categoria”, il livello più duro del sistema concentrazionario nazista, destinato a chi non doveva sopravvivere. I primi 300 prigionieri, trasferiti da Dachau, erano oppositori politici del regime. Successivamente, giunsero deportati di varie nazionalità: polacchi, ungheresi, spagnoli, sovietici, francesi, belgi, olandesi e italiani, oltre a ebrei, Rom, Sinti e prigionieri perseguitati per il loro orientamento sessuale.
Oltre 6.000 italiani furono inviati nei sottocampi di Gusen, noti come il “cimitero degli italiani” per l’elevato numero di vittime. Complessivamente, si stima che più di 190.000 persone siano state imprigionate a Mauthausen e nei suoi campi satellite, e circa 90.000 abbiano perso la vita, di cui oltre 10.000 nella camera a gas del campo centrale.
Un altro strumento di sterminio fu la Scala della Morte: 186 gradini sconnessi che collegavano il lager alla cava di granito. I deportati erano costretti a trasportare sulle spalle pesanti blocchi di pietra, spesso cadendo per la fatica e travolgendo chi li seguiva. Le SS usavano anche gettare i prigionieri dalla parete di roccia della cava, chiamata con sadismo “Muro dei Paracadutisti”.
Fino al 9 febbraio 1939, il campo fu amministrato da Albert Sauer, poi sostituito dal maggiore delle SS Franz Ziereis, che mantenne il comando fino alla liberazione.

Mauthausen fu l’ultimo campo nazista a essere liberato dagli Alleati. Nel 1944, con l’avanzata dell’esercito americano, vi confluirono molti prigionieri provenienti da altri lager evacuati. La liberazione avvenne il 5 maggio 1945 e viene commemorata ogni anno con una cerimonia internazionale.
Il 16 maggio 1945, prima di fare ritorno a casa, i sopravvissuti scrissero il “Giuramento di Mauthausen”, un documento in cui, nonostante le differenze linguistiche e culturali, si impegnarono a difendere la pace, l’uguaglianza e la giustizia sociale. Questo testo viene considerato uno degli atti fondativi dell’Unione Europea.

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